Torna Superquark e la Tv sorride

Lo confesso è tutta colpa sua. Parlo di Piero Angela. Se non ci fosse stato lui, quel ragazzino con i pantaloncini all’inglese che mi somigliava tanto, sicuramente non sarebbe stato così affascinato dalla Scienza. E poi la sigla…..con quelle note di Bach in sottofondo. Troppo forte,  non si poteva sfuggire alla puntata. Prima di Angela andavano di moda Orizzonti della Scienza e della Tecnica, L’uomo e il mare, Avventura, Sapere, Il pericolo è il mio mestiere. Poi arrivò Il futuro dello spazio, in cui Angela spiegava il programma Apollo della Nasa. E poi, con il trascorrere del tempo, altri appuntamenti con la divulgazione scientifica: Destinazione Uomo, Da zero a tre anni, Dove va il mondo?  Nel buio degli anni luce, Indagine critica sulla parapsicologia  e Nel cosmo alla ricerca della vita. Infine, all’inizio del 1981, la chicca. Ovvero la serie per eccellenza: Quark.

Ecco cosa disse Angela presentando la prima puntata così come si legge su Wikipedia. «Il titolo Quark è un po’ curioso e lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto quark, che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po’ un andare dentro le cose». E adesso, in questo caldo giugno, a partire da giovedì 11, parte una nuova serie. Due speciali e poi si va avanti in prima serata su RaiUno fino al 27 agosto. Leggi il servizio su Il Messaggero

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it

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