Roma, planetario chiuso da due anni, l’appello e il blitz per far riveder le stelle

Da due anni è nell’oblìo. Al posto delle stelle una specie di «buco nero» dal quale non riesce ad uscire: la burocrazia batte anche la scienza.

E’ la storia del Planetario di Roma chiuso ormai da due anni. Tra i tanti record negativi, la Città eterna ne vanta pure un altro: è l’unica capitale europea ad esserne priva.

Ma appassionati, volontari, ricercatori ma pure scienziati non ci stanno e per questo martedì 26 alle ore 15, in piazza Agnelli all’Eur, è stato organizzato una sorta di blitz. 

«Lavori di adeguamento per la prevenzione degli incendi».

Con questa motivazione nel 2014 fu chiuso per la terza volta nella sua vita.

A dire il vero la sua esistenza è stata sempre abbastanza travagliata anche quando si trovava nella storica sede di piazza Esedra, nella cosiddetta Sala Ottagona delle Terme di Diocleziano.

Questo l’appello su Facebook: «Quella di martedì 26 è’ l’occasione giusta per ricordare a tutti che da due anni il Planetario è chiuso -si legge nelle note del post-, e che tutto questo tempo è passato del tutto inutilmente anzi, provocando nuovi danni alla struttura. Dalle 15 in poi siete tutti invitati a partecipare al blitz a cui prenderà parte anche l’artista Iginio De Luca!». E poi una richiesta: «Portate con voi una candela bianca».

Il servizio nel blog di Enzo Vitale

 

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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