Edoardo Bennato porta in teatro Rock e violini

ASCOLI – I partenopei si sono ”innamorati” del Ventidio Basso. Dopo il concerto di Gigi D’Alessio, arriva un altro mostro sacro della canzone d’autore: Edoardo Bennato. Sarà davvero un appuntamento unico visto che il suo tour ufficiale dovrebbe partire solo dal prossimo maggio. Una buona occasione, dunque, non solo per ascoltare i brani dell’ultimo disco (L’uomo occidentale), ma anche per apprezzare le novità e la nuova formula che il padre del rock italiano proporrà al pubblico ascolano.

Sul palco, dunque, in  un modo tutto nuovo?

«Diciamo diversificato. Lo spettacolo sarà articolato in più parti durante le quali alternerò momenti solitari (chitarra, armonica, kazoo e  tamburello,  ndr), a momenti di grande intensità durante i quali sarò accompagnato da un percussionista, un tastierista e dal quartetto d’archi Flegreo».

Un esperimento già provato e riuscito altrove

«Certo. Posso ricordare quelli all’Università Bocconi di Milano e gli altri nell’Aula magna di Ancona e Bologna. Le mie canzoni col quartetto assumono caratteristiche a volte rossiniane (In fila per tre, Dotti medici e sapienti, Troppo Troppo e Tutti  insieme lo denunciam) a volte sinfoniche (Non farti cadere le braccia, Detto tra noi, Un giorno credi), fino alle recenti Stop America, A cosa serve la guerra e Non è Amore che si prestano  anche ad una elaborazione particolare come quella appunto del quartetto d’archi, offrendo la possibilità al pubblico di assistere ad uno spettacolo coinvolgente  ».

Ma perchè una scelta così originale?

«Credo che la nostra musica, quella italiana dico, si deve caratterizzare. Non possiamo essere sempre considerati come quelli che scimmiottano il rock anglosassone. Non è un caso che all’estero conoscono solo Bocelli e Pavarotti».

Quali i riscontri di questa sua “teoria”

«No, non si tratta di alcuna teoria. Posso solo dire che in alcuni concerti che ho eseguito  in Inghilterra e in Germania sono stati in molti, soprattutto i giovani, ad apprezzare la novità. Davvero,mi creda, ho avuto  molti riscontri positivi. E così vado avanti».

E i tempi di Non farti cadere le braccia, Salviamo il salvabileCantautore, Io che non sono in imperatore e tanti altri brani come li vede?

«Fanno parte del passato. Di un bel passato. Non disconosco nulla. Però, per favore, pensiamo al presente, al futuro».

Lei è un architetto, lo sa che anche ad Ascoli da 10 anni c’è un’ottima facoltà di Architettura? Oltretutto è stata fondata da un partenopeo come lei

«Mi fa piacere. Allora spero proprio che venga a sentire il mio concerto».

(Edoardo Bennato, nel corso della kermesse al Ventidio sarà accompagnato da Gennaro Scarpato, percussioni; Raffaele Lopez, piano; Simona Sorrentino, I Violino; Fabiana Sirigu, II violino;  Luigi Della Notte, viola; Marco Pescosolido, violoncello.  Inizio del concerto ore 21,15. Biglietti circuito Box office oppure alla biglietteria del Ventidio. Info: 0736-258035).

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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