Pino Daniele, il colore dei suoni

Macerata  – LA PARATA di bigallo Sferisterio continua. Dopo Lucio Dalla va in scena questa sera Pino Daniele, il cantante partenopeo che si cimenta per la prima volta nel Latin-Jazz. Dopo i teatri italiani,l’artista napoletano si presenta in spazi più grandi col un nuovo repertorio, nuovi tempi, volumi e musicisti. Pino Daniele e le Marche, un bel rapporto, considerando che allo Sferisterio è stato registrato uno dei suoi album live «E’ vero! Ho registrato un disco live con le musiciste americane. Bei suoni e bei ricordi ».

Ci parli del tuo ultimo lavoro musicale…

«”Pino Daniele project… passi d’autore” è un progetto nato dalla mia inesauribile voglia di sperimentare. Negli anni ’80 ho suonato con le sonorità moderne, adesso mi è tornato il desiderio di suonare in diretta per ritrovare il colore dei suoni. Questo è un momento di grande confusione nel mondo e di riflesso anche la musica un po’ ne risente».

Che impatto sta avendo con il pubblico 

«Il pubblico in generale risponde molto meglio di quanto mi aspettassi. E’ incuriosito, canta con noi, ma appena capisce le atmosfere si ferma ad ascoltare, ecco questa è la mia sfida e sono felice di portare la gente all’attenzione, ad ascoltare e non solo “sentire”».

Ma la creatività e la fantasia degli anni’70 in senso musicale naturalmente, pensa che possano ritornare? 

«Non lo so. Il mondo va veloce, molto di più di quello che pensiamo. Credo che quelle “officine di creatività” non si possano più ricreare. Non so se l’apice della musica italiana, credo si cercassero suoni dettati da emozioni diverse, il mondo in generale stava  cambiando e noi musicisti ne abbiamo subito il fascino. Però la degenerazione di quel mondo era dietro l’angolo e non ce ne siamo accorti in tempo ».

Classica, Jazz, ritmi latini, ”Passi d’autore” è un ritorno alle origini? Quelle contaminazioni che aveva già sperimentato con successo agli inizi della sua carriera?

«Ho caratterizzato questo ultimo lavoro discografico non dimenticando il filone blues. L’intenzione è quella di mantenere quella  regia  che vede alcuni grandi hit, rivisitati nella innovativa veste corale“ madrigalista” apprezzata nel tour teatrale ».

Daniele, però, ha modificato l’impatto attraverso l’impiego di soli due dei quattro coristi precedenti:il contralto Rossella Ruini e il basso Fabrizio Palma, preferiti per la più ampia versatilità vocale. A questi si aggiungono l’elettronica- live, ‘gestita’ direttamente dal palcoscenico da Fabiomassimo Colasanti, ora anche nelle vesti di chitarrista, e il  sax soprano di Simone Salza che integra le polifonie vocali. Completano il lineup del Pino Daniele Ensemble la batteria di Mariano Barba, il basso di Rino Zurzolo e il pianoforte di Rita Marcotulli. L’effetto è sostenuto anche dalle luci di Ivano Ursini. Prossimi appuntamenti: il 25 PaoloConte e  il 10 settembre Van Morrison. (Informazioni: tel. 0733-230735).

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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