L’universo, un film in sei minuti

La partenza è dall’Himalaya, la catena montuosa dell’Asia centromeridionale che ospita le montagne più alte della Terra. A poco a poco, volando sopra di esse, il nostro pianeta comincia a prendere forma. Allontanandoci sempre di più si distinguono nettamente i continenti e appare in tutta la sua maestosità la forma sferica della Terra. Il viaggio inizia così. Lo ha realizzato, negli ultimi 12 anni, Carter Emmart, l’artista e scienziato, che ha coordinato gli sforzi di scienziati, artisti, studenti  e programmatori.

Insieme hanno costruito un vero e proprio viaggio nell’Universo conosciuto, una completa visualizzazione in 3D. Ma continuiamo la nostra visione. Dopo circa un minuto e mezzo ci appaiono le orbite dei satelliti artificiali. Una vera e propria ragnatela che avvolge tutto il pianeta. Dopo trenta secondi si riescono a vedere le orbite di tutti gli oggetti del Sistema Solare. Quando arriviamo al minuto 2 e 45 nel video si staglia la nostra galassia, la Via Lattea, e i suoi bracci a spirale. La velocità aumenta e l’immaginaria astronave si dirige ai confini dell’Universo. Nello schermo appaiono i Quasars, poi la giovane luce che ha originato il cosmo e infine l’attimo fatale. il Big Bang. Il viaggio non è finito: giunti all’origine, abbiamo voglia di tornare indietro, da dove siamo partiti. Tornando verso casa rivediamo Stelle, galassie e fuinalmente ci riaviciniamo alla nostra. Una miriade di astri ci appare dal finestrino della nostra astronave. Sono milioni, miliardi. Non riusciamo a capire da dove siamo partiti. Ad un certo punto, in un angolo periferico della Via Lattea, ci appare una insignificante stellina di colore giallo. Ora ci dirigiamo in quella direzione, ci avviciniamo ancora. Sì, quella piccola stellina è il nostro Sole. Ci appaiono, l’uno dopo l’altro,  Nettuno, Urano e a seguire Saturno, Giove, Marte. Ancora più in là si intravede un altro puntino che ruota a quella che ormai è diventata una grossa stella, il Sole. Ecco siamo quasi arrivati a casa. la Terra comincia a delinearsi: mari, terre emerse. Puntiamo sull’Asia ed ecco riapparire l’Himalaya con le sue torri. Siamo finalmente a casa. Abbiamo viaggiato per quasi 14 miliardi di anni luce, ma stato è un soffio: tutto è durato poco più di sei minuti. In questo lasso di tempo abbiamo capito chi siamo, da dove veniamo, ma soprattutto abbiamo capito quanto siamo  minuscoli e insignificanti nella scala dell’Universo.

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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