Tony Levin, il re del basso: «Gabriel e Fripp,sono pronto»

Las Palmas (Canarie) – IL trono del re cremisi è vuoto: il sovrano è in meditazione e i suoi principi sono sparsi nei quattro angoli della terra. Uno di loro, Tony Levin, è atteso sabato 24 alla “corte” delle Marche, a Cupramarittima, per un concerto che si annuncia davvero unico. Sul palco, insieme allo Stickman ci saranno, Pat Mastellotto e Michael Bernier. Ora Levin si trova in Spagna, nell’isola di Las Palmas, per un’altra performance musicale e da lì ha voluto salutare gli appassionati marchigiani.

Levin, che fine ha fatto il Progressive?

«A dire la verità non sono un esperto dell’evoluzione di questo genere musicale, ma penso che sia un buon momento per la musica creativa. Ci sono tanti bravi giovani ma per loro è difficile ottenere l’attenzione del grande pubblico. Un buon esempio di ottima musica arriva da un nuovo gruppo che trovo stimolante, si chiamano Sleepytime Gorilla Museum, sono della California, di Oakland.  Compro tutto la loro musica dal Web (perché no) la  trovo molto interessante, nuova  ed eccitante».

Si dice che le melodie degli anni ‘70 saranno la musica classica del futuro. Cosa ne  pensa?

«Negli anni  60 e ’70 è stata concepita dell’ottima musica e ritengo che quei generi musicali avranno sempre dei seguaci. Anche in un futuro remoto».

E i King Crimson quando ritorneranno sulla scena? 

«Spero presto. Ma i progetti dipendono da Robert (Fripp, ndr). Io prima di imbarcarmi in qualunque progetto musicale chiedo a lui cosa vuole fare. Personalmente mi auguro un nuovo album insieme e un nuovo tour».

Qual è il suo rapporto con  l’Italia?

«Ah, l’Italia…L’Italia, dopo la mia casa, è il posto preferito. Sono fortunato a venire nel vostro Paese per atmosfera,  gente, cibo e musica. Oltretutto ho lavorato con tanti artisti, grandi artisti. Non dimentico poi che proprio  ’Italia è stata una delle nazioni che più delle altre ha recepito il rock progressive. Ha cominciato Peter Gabriel con i Genesis, poi gli  stessi King Crimson e ora tocca a me. Sono sicuro che sarà un importante punto di partenza».

Cosa immagina per il suo  futuro musicale? 

«Attualmente sono completamente immerso nel progetto Stick Men, nel tour e nel nuovo Cd Soup. Più che altro ci piace fare musica dal vivo. Sul  palco ci “sfidiamo” continuamente con note impegnative tipo la musica di Stravinsky  (Firebird Ballet), ma non ci fanno paura improvvisazioni del momento. Nel corso dell’anno  parteciperò ad un festival di chitarra in Nuova Zelanda, con la California Guitar Trio, e a novembre, un tour  Europeo con gli Image (Steve Gadd, Mike Mainieri, Warren Bernhardt, David Spinozza).  Penso che ci sarà anche un altro tour con Bozzio LevinHoldsworth Mastelotto. E, naturalmente, se Peter Gabriel o i King Crimson volessero intraprendere un tour, sarei il primo a dire sì: sarebbe davvero  un gran progetto!» (Info concerto tel. 327.3172592)

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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