Il ritorno dei King Crimson, alla regia sempre Robert Fripp
Ne ha combinata un’altra delle sue e ormai nessuno ci sperava più: il Re Cremisi era morto, ma lui, ancora una volta, lo riporterà in vita. E questa sarebbe l’ottava incarnazione. Robert Fripp, 67 anni, il più singolare chitarrista di sempre ha spiazzato tutti. E lo ha fatto a modo suo annunciando sul web la rinascita della band che diede inizio, nel lontano 1969 con l’album In the court of the Crimson King, al genere Progressive.
LA NUOVA FORMAZIONE
Se qualcuno avesse dei dubbi se li tolga immediatamente dalla testa, Fripp ha declamato anche la futura formazione. Ecco la squadra: Gavin Harrison, Bill Rieflin, Tony Levin, Pat Mastelotto, Mel Collins, Jakko Jakszyk e, naturalmente lui, Robert Fripp.
«Tutti i musicisti -ha ammesso lo stesso Fripp- hanno espresso grande entusiasmo per il ritorno alla luce della band. Visto però il notevole impegno di tutti i membri, ci vorrà un anno prima che il gruppo sia in grado di tornare in scena con un nuovo lavoro».
TRE BATTERIE
Alla fine la reunion meno attesa e quella più improbabile, è avvenuta. Ma, ancora una volta, rispetto ai gruppi degli anni ’70, Fripp ha rimescolato tutto come sempre ingaggiando musicisti già crimsoniani e non. Ad ogni modo perno della band lui, indiscutibilmente lui. Novità delle novità le percussioni: tre, infatti, i drummer in campo.
Da quel poco che l’ermetico Fripp lascia intuire, pare proprio che dovremo aspettare fino al prossimo settembre per ascoltare qualche brano della nuova band.
Il deus ex machina del Re Cremisi aveva fatto intuire qualcosa già lo scorso 7 settembre quando aveva scritto sul suo diario la prima regola del nuovo corso. «Ci siamo, ma serve almeno un anno per preparare un album, un nuovo lavoro» o chissà che cosa.
Poi la conferma di Sid Smith, il più accreditato biografo di Robert Fripp.
Questa la composizione strumentistica della band: Mel Collins (sassofono, flauto, fiati); Gavin Harrison, Bill Rieflin e Pat Mastellotto (percussioni e batteria); Jakko Jakszyk (voce e chitarra); Tony Levin (Stick e basso) e Robert Fripp (indovinate un po’).
GIA’ SI PARLA DI UN TOUR
Intanto già si parla delle probabili prime date di un tour. E lo stesso Fripp ad elencarle: «Primo live in Nord o Sud America -ha ammesso il chitarrista ad una rivista britannica-, in ogni caso le prove si svolgeranno in Inghilterra e da agosto anche un periodo negli Stati Uniti. C’è anche l’idea di includere nelle date del nostro tour il Regno Unito, ma è ancora presto per pianificare. Dipende da una serie di circostanze».
Insomma da ciò sembra di capire che la band voglia concentrare i suoi sforzi nell’area americana.
Armiamoci di santa pazienza, con Fripp non c’è nulla da fare e non ci resta che attendere.
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