Non è un Ufo, stasera Giove e Venere danno spettacolo: brilleranno più di tutte le altre stelle
Cominciamo col dire che un altro episodio simile si verificherà all’alba del prossimo 26 ottobre. Quindi siete avvertiti: quello che stasera vedrete in cielo non sarà un Ufo. E dunque non intasate i centralini di Polizia e Carabinieri I protagonisti della kermesse che va in scena dopo le 21,30 sono semplicemente due pianeti: Giove e Venere.
Da diversi giorni (vedi foto) i due corpi del Sistema solare sembrano danzare nella volta celeste l’uno accanto all’altro. Ma oggi è anche il giorno dell’Asteroid day, ma di questo ne parleremo più avanti.
DOPO IL CREPUSCOLO
E questa notte, poco dopo il crepuscolo, i due pianeti saranno talmente vicini da apparire come un’unica stella molto brillante.
Per osservare il fenomeno basterà semplicemnete volgere lo sguardo verso Ovest e ammirare lo spettacolo, nulla di più. Il teatrino astronomico durerà fino alle 23, quando i due pianeti scompariranno dietro la linea che divide terra e cielo.
UNA CONGIUNZIONE PLANETARIA
Si tratta di un evento non rarissimo, quello che gli astronomi chiamano Congiunzione e naturalmente non ha alcun effetto sulla Terra o sulle vicende umane, se non la mera curiosità.
NELLA REALTA’ SONO LONTANISSIMI
Nella realtà i due pianeti non sono affatto vicini, si tratta solo di un effetto prospettico che abbiamo qui sulla Terra. In queste notti li osserviamo nel punto dove le loro orbite si intrecciano sulla volta celeste. Questa sera Venere sarà distante dalla Terra circa 80 milioni di km mentre Giove sarà un po’ più in là: solo 900 milioni di km.
L’OSSERVAZIONE AL TELESCOPIO
Se poi si volesse ammirare l’evento attraverso un piccolo telescopio, lo spettacolo sarà ancora più suggestivo. Puntando l’obiettivo in direzione della costellazione del Leone, oltre alla stella Regolo, si potranno distinguere anche le più grandi lune di Giove.
STELLE, PIANETI E LA STELLA COMETA
Ma chi fu a guidare i magi nella grotta di Betelemme dove nacque Gesù Cristo? Sono in molti a sostenere che non si trattò di una stella cometa, bensì di una congiunzione planetaria. Nel 1603 Keplero calcolò che nel 7 a.C. era avvenuta una simile congiunzione, ma con Giove e Saturno, con una caratteristica ancora più interessante: in quell’anno la congiunzione era stata tripla, cioè da maggio a dicembre i due pianeti si erano avvicinati e allontanati tre volte. L’archeologo Ernest Martin sostenne invece che la “stella” di Betlemme sia stata Giove, a motivo di una serie di congiunzioni avvenute però in tempi diversi rispetto a quelli della tripla congiunzione con Saturno. La ricostruzione di Martin parte dal 3 a.C. quando Giove era in congiunzione con Regolo (etimologicamente «piccolo Re»). Ma l’ipotesi più fondata sulla stella o cometa di Betlemme parrebbe la congiunzione tra Venere e Giove avvenuta nel giugno del 2 a.C.
QUESTA SERA ANCHE L’ASTEROID DAY
A 107 anni dalla caduta del grosso meteorite nella remota regione siberiana, sopra il fiume Podkamennaja Tunguska, il cui impatto (che avvenne a pochi chilometri di altezza) provocò l’incenerimento di oltre 2 mila chilometri quadrati di foresta, si svolge stasera Asteroid day 2015, iniziativa internazionale per richiamare l’attenzione sul rischio di oggetti provenienti dallo spazio che potrebbero colpire la Terra: dagli asteroidi alle meteoriti fino ad arrivare agli oggetti spaziali inviati dall’uomo che orbitano intorno al nostro pianeta e che sono potenzialmente pericolosi.
LE INIZIATIVE
Tra le tante programmate in Italia, ci sono quelle in streaming del Virtual Telescope, Astronomiamo e Coelum. Chi vuole, poi, potrà firmare una petizione in cui si chiede ai governi e alle agenzie spaziali direttamente interessate di potenziare di oltre 100 volte lo studio per la conoscenza e la sorveglianza dei cosiddetti Neo, Near-Earth Object.
L’idea dell’Asteroid day è partita da Grigoriy Richters, un regista tedesco rimasto turbato dalla visione di un documentario della BBC. Poco dopo ha prodotto un film sulla fine del mondo causata, guarda caso, proprio da un asteroide.
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