All’alba lo spettacolo dei cinque pianeti allineati: non accadeva dal 2005

Un filotto tra pianeti, un allineamento in cielo che non accadeva dal 2005. Insomma ancora una volta il cielo dà spettacolo. Ma lo farà solo per i più mattinieri in quanto il fenomeno sarà visibile solamente all’alba.

A offrire il singolare spettacolo saranno Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, tutti visibili e disposti su una linea immaginaria che da Sud Est va verso Ovest, scendendo sull’orizzonte. (Vedi immagine sotto)

Dalla fine di questo mese il nostro satellite naturale, la Luna, potrà essere usata come guida per l’osservazione dei pianeti in allineamento: infatti piano piano si sposterà vicino ad ogni pianeta, permettendone con facilità l’individuazione. Vediamo gli spostamenti e i giorni: giovedì 28 la Luna gennaio sarà vicina a Giove; lunedì primo febbraio (all’ultimo quarto), sarà a fianco del pianeta rosso, Marte. Giovedì 4 febbraio, invece, sfiorererà il pianeta con gli anelli, Saturno mentre sabato 6 febbraio sarà a braccetto con Venere. Ma lo spettacolo, probabilmente più affascinante il giorno successivo quando una piccola falce del nostro satellite sarà sotto Mercurio. Naturalmente lo show, come già detto, va in scena solo in questi giorni e per l’inizio del mese di febbraio. Poi ogni pianeta andrà per conton suo. Saranno nuovamente osservabili in questa formazione il prossimo agosto stavolta non all’alba ma nel cielo notuurno. Lo show, però, sarà più facilmente osservabile nella parte meridionale del nostro pianeta.

Per utilizzare questo video non rimuovere le seguenti indicazioni sulla fonte e relativo link originale

La danza dei pianeti

(fonte: ASI TV – WEB TV dell’Agenzia Spaziale Italiana)

COME RICONOSCERE I CINQUE PROTAGONISTI

Il gigante gassoso, Giove, sarà il primo pianeta visibile. Infatti sarà il primo ad essere visibile nelle ore serali. Marte lo seguirà dopo la mezzanotte, poi toccherà al signore degli anelli, Saturno e a seguire Venere e Mercurio. Venere e Giove saranno i più luminosi mentre Marte sarà riconoscibile in cielo per il suo colore rossastro mentre Saturno, meno brillante di Giove, è più facile da confondere con una stella. Mercurio sarà il più difficile da trovare, perché molto meno luminoso degli altri e sarà molto vicino al Sole che sorge.

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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