«Su Marte scorre acqua salata»: la scoperta del satellite Usa Mro

Ruscelli di acqua salata scorrono su Marte? Ormai pare che non ci siano più dubbi. Il fenomeno avviene nei periodi meno freddi, quando su una parte del Pianeta Rosso avanza la stagione più calda. E’ questa, ma sapremo molto di più stasera dopo le 17,30 ora italiana, la sensazionale scoperta fatta dal satellite americano Mro (Mars Reconnaissance Orbiter).

Ruscelli di acqua salata scorrono su Marte? Ormai pare che non ci siano più dubbi. Il fenomeno avviene nei periodi meno freddi, quando su una parte del Pianeta Rosso avanza la stagione più calda. E’ questa, ma sapremo molto di più stasera dopo le 17,30 ora italiana, la sensazionale scoperta fatta dal satellite americano Mro (Mars Reconnaissance Orbiter).

“È la prima prova che si dimostra l’esistenza di un ciclo dell’acqua sulla superficie di Marte”, ha spiegato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). A fornirla è il gruppo dell’Istituto di Tecnologia delle Georgia guidato da Lujendra Ojha. Non si tratta certo dei canali d’acqua ipotizzati nell’800 da Giovanni Schiapparelli, ma “rivoli” stagionali con tracce di sali che si formano solo in presenza di acqua.

Insomma non è bastata l’eclissi totale di Luna di ieri notte, il cielo vuol dare ancora spettacolo. Ma stavolta la notizia arriva, direttamente dal Quartier Generale della Nasa. L’Agenzia spaziale americana ha infatti annunciato che è stato risolto un grande mistero che riguarda il pianeta Marte.

LE IPOTESI

In queste ore in molti azzardano le prime ipotesi visto che il tema dell’incontro non è stato rivelato. Qualcuno sta già speculando che potrebbe essere annunciato che su Marte l’acqua scorre, chissà forse anche un oceano, sotto la superficie. In effetti il comunicato stampa è molto criptico, ma la NASA ha annunciato che avrebbe condiviso la grande rivelazione sul Pianeta Rosso proprio oggi.

DUE SCIENZIATI, UNA TEORIA

Lujendra Ojha, uno dei maggiori esperti che sarà presente alla conferenza stampa, potrà certamente fornire il più grande indizio. Proprio lui, nel 2011, quando aveva solo 21 anni, lasciò esterrefatto l’intero pianeta dopo aver rivelato le immagini dei crateri di Marte che «potevano mostrare la prova che l’acqua salata liquida scorreva su Marte durante i suoi mesi più caldi».

Lo studio era poi stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Science. L’articolo era stato scritto in collaborazione con Alfred McEwen. Ojha e McEwen avevano osservato macchie scure in pendenza sui crateri di Marte, macchie scure che potrebbero essere acqua salmastra che scorre sul Pianeta Rosso durante i mesi più caldi per poi sparire in quelli più freddi e invernali.

FORME DI VITA?

Ma la mente di molti ora vola perchè Ojha ha detto che se ci fosse davvero l’acqua su Marte, ci potrebbe anche essere qualche forma di vita. Sono infatti in tanti a sperare che l’annuncio della NASA non sarà solo per l’acqua su Marte, ma anche sulla possibilità dell’esistenza di qualche forma di vita. Per ora solo ipotesi. Fantasie, speranze. Non resta che attendere ancora qualche ora per sapere di cosa effettivamente si parlerà.

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dal 1986 al 1989 a Il Tempo e dal 1990 al 2022 a Il Messaggero, ora collaboratore presso Ultimabozza.it
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